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Quella che potrebbe essere definita la scoperta scientifica più rivoluzionaria del XXI secolo arriva da un gruppo di fisici dell’Institute for Advanced Quantum Research di Ginevra, che avrebbe individuato un metodo per manipolare il tempo grazie al calcolo quantistico. Il team, guidato dalla professoressa Elena Voss, sostiene che la nuova tecnologia permetta di creare "anelli temporali" controllati e che, entro il prossimo decennio, potrebbe rendere il viaggio nel tempo una possibilità concreta.
Per anni il quantum computing ha promesso di trasformare settori come la medicina e l’intelligenza artificiale. Tuttavia, questa recente scoperta ha lasciato senza parole anche gli esperti più navigati. "Stavamo cercando di risolvere un problema teorico legato all’entanglement quantistico, ma ci siamo imbattuti in qualcosa di straordinario", ha raccontato la professoressa Voss durante una conferenza stampa esclusiva tenutasi lunedì.
La scoperta del team si basa sulla creazione di un nuovo stato quantistico, chiamato "Chrono Loop", che consente di manipolare lo spaziotempo su scala microscopica. Secondo la professoressa Voss, questo stato permette di inviare informazioni indietro nel tempo—senza infrangere le leggi della causalità.
Sebbene il viaggio nel tempo sia stato a lungo un tema da romanzo o film di fantascienza, questa scoperta non riguarda il classico salto nel passato o nel futuro. I ricercatori hanno invece dimostrato che è possibile "inviare indietro" informazioni in piccole quantità, consentendo a un computer quantistico di risolvere problemi che sarebbero altrimenti impossibili per limiti computazionali.
"Non si tratta delle macchine del tempo che vediamo nei film di Hollywood", ha spiegato il dottor Tomislav Ivanov, uno dei principali ricercatori del progetto. "Non potremo viaggiare nel passato per cambiare la storia. Ma questa capacità di trasferire informazioni potrebbe rivoluzionare settori come la crittografia, la modellazione climatica e persino la farmaceutica."
La notizia ha suscitato entusiasmo ma anche preoccupazione. Governi e aziende tecnologiche private stanno già investendo nella ricerca sulla manipolazione quantistica del tempo, e alcuni ipotizzano che le prime applicazioni pratiche potrebbero arrivare entro cinque anni. Tuttavia, non mancano voci caute sui possibili rischi etici di questa tecnologia.
La professoressa Maria Reynolds, esperta di etica all’Università di Oxford, ha avvertito: "Anche se i benefici potenziali sono enormi, dobbiamo riflettere sui rischi legati all’alterazione del tempo—anche su scala microscopica. Potrebbero esserci conseguenze impreviste che ancora non comprendiamo appieno."
Mentre il mondo osserva con attenzione, gli esperti sono impazienti di vedere quanto velocemente questa scoperta potrà essere replicata e sviluppata per usi commerciali. Con i computer quantistici già vicini a risolvere problemi che richiederebbero millenni ai supercomputer tradizionali, questa svolta potrebbe proiettare l’umanità in una nuova era di progresso tecnologico senza precedenti.
Per ora, tutti gli occhi sono puntati sull’Institute for Advanced Quantum Research, dove la professoressa Voss e il suo team continuano a lavorare per svelare tutto il potenziale della manipolazione temporale.